La storia dell’elettrodomestico che ha rivoluzionato e migliorato le nostre abitudini in cucina si deve all’ingegno di una donna che ha fatto nascere anche un importante marchio tutt’ora attivo nel settore del bianco.
Quando è nata: chi è l’inventore della lavatrice
L’invenzione della prima lavastoviglie – era il 1886 – fu, allo stesso tempo, un’intuizione e la risposta ad una necessità. Rivoluzionaria ed esclusiva, fu considerata per molti anni un accessorio: adorata da ristoratori e albergatori, prima di affermarsi definitivamente dovette affrontare mezzo secolo di alti e bassi, di apprezzamenti e perplessità. Oggi è una delle regine del settore del bianco: in molte case ha cambiato le abitudini in cucina e ha velocizzato attività normalmente lunghe e dispendiose, d’acqua soprattutto.
È a una donna ingegnosa, socievole ed eclettica che si deve la sua invenzione: Josephine Garis Cochrane. Benestante americana, amava le feste e le sue costosissime porcellane. Due passioni talvolta contrastanti tra loro.
Capitava spesso, infatti, che il personale di servizio rompesse le stoviglie che, a quel tempo, venivano lavate con acqua fredda e limone, aceto o cenere.
Com’era fatta la prima lavastoviglie
La prima macchina lavapiatti era composta da pochi pezzi cruciali: una gabbia con gli scomparti per le stoviglie – realizzati quasi su misura – , un boiler di rame, che conteneva la gabbia e che era in grado di ruotare, e un motore manuale, che permetteva di gettare acqua e sapone su piatti e posate.
Per completare la prima lavastoviglie ci vollero molti mesi. L’impresa fu terminata con il contributo di un meccanico, George Butters, che partecipò alla costruzione e che, anni dopo, sarebbe diventato il direttore dei lavori della prima impresa specializzata nella produzione di macchine lavapiatti.
Quando Josephine Garis Cochrane mostrò la lavastoviglie alle sue amiche, quest’ultima riscosse un successo tale da convincere
Josephine ad avviare una vera e propria impresa: neo imprenditrice, propose la sua invenzione ad alberghi e ristoranti, che risposero positivamente. Erano questi gli esordi di una nuova macchina, che divenne elettrica a partire dal 1908: i primi modelli furono americani; quelli europei sarebbero stati lanciati sul mercato a partire dal 1929.
La lavastoviglie moderna: com’è fatta e cosa ha di rivoluzionario
Negli anni, nuove invenzioni hanno reso la lavastoviglie un elettrodomestico straordinario: oggi è un piccolo capolavoro di design, offre cicli di lavaggio programmati, dispone di un tasto silenziatore per i lavaggi notturni, lava a carico pieno o ridotto, è sempre più ecosostenibile e risponde a tutte le esigenze, talvolta persino prevenendole.
Cestelli, resistenze elettriche, mulinelli, manopole e interruttori l’hanno resa un elettrodomestico sempre più innovativo, ecologico e tecnologicamente all’avanguardia.
I tanti componenti sono uno dei suoi punti di forza, sinonimi di tecnica, comodità e praticità. Talvolta si guastano e la lavastoviglie diventa improvvisamente difettosa o, semplicemente, non lava più. Esistono sul mercato ricambi per lavastoviglie originali e sostitutivi che permettono all’elettrodomestico di tornare ad essere come nuovo. E che, spesso, possono essere sostituiti con una certa facilità.
Come sempre, il consiglio è uno solo: quello di tenere a mente il codice di prodotto riportato sull’etichetta dell’elettrodomestico, garanzia assoluta di di aver individuato il pezzo – e il modello – giusto.